…Nella notte più profonda
A differenza del giuramento delle Lanterne “Nel giorno più splendente…” il film ruota intorno al giorno più oscuro di Hal Jordan (Ryan Reynolds).

Un’improbabile Lanterna verde ha subito una terribile tragedia nella sua giovinezza: suo padre, collaudatore di aerei, è morto davanti ai suoi occhi. La spericolatezza di Hal nell’affrontare i cieli nasconde, infatti, la voglia di eguagliare le gesta del padre, considerato da tutti il pilota perfetto.

“Il mio lavoro consiste nel non aver paura”, ripete sempre Hal e probabilmente proprio per questo viene scelto dai guardiani di una civiltà antica e molto lontana per unirsi ad una sorta di polizia intergalattica, un gruppo tanto esclusivo da non annoverare alcun essere umano.

L’universo DC comics si compone di 3.600 settori, il più antico è OA dove vengono selezionati i migliori di ognuno per garantire l’equilibrio intergalattico. Tutto sembra andare alla perfezione, nell’ universo fino a quando uno dei guardiani di OA decide di abbracciare la paura (colore giallo) e non la volontà (colore verde) e diventare Parallax.

L’arrivo sulla Terra di Abin Sur (il violaceo Temuera Morrison), una delle più forti lanterne conosciute, cambia la vita di un riluttante Hal Jordan, personalità complessa e personaggio ancora in cerca di sistemare la sua caotica vita.
Gli anelli del potere, hanno la peculiarità di trovare loro il successore , consegnandosi al più coraggioso e meritevole di questo grande potere (forse il più potente in tutto l’universo dei supereroi), e così il nuovo Hal jordan sta per nascere.

Il suo alter ego è Hector Hammond (Peter Sarsgaard che torna a lavorare con Tim Robbins, fu proprio lui a sceglierlo per Dead man walking), un brillante scienziato arruolato dal governo per esaminare il cadavere di Abin Sur dal quale viene contaminato e trasformato in telepate.

Meravigliosa è la prova di recitazione di Sarsgaard che interpreta Hammond come una sorta di scienziato pazzo, voglioso di dimostrare la sua abilità nei confronti del mondo e di Tim Robbins, nei panni del padre Bigshot (politico corrotto pronto ad insabbiare tutto ciò che può diventare scomodo per gli interessi della “casta”).

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Parallax, ormai potentissimo, attacca la terra dopo aver ucciso le migliori Lanterne Verdi in attività.
Dopo una breve apparizione di Hal su OA per l’addestramento, eccolo tornare sul pianeta più antico del mondo, chiedendo che il nuovo anello di energia gialla (la paura) non venga forgiato. Egli, in quanto umano, vanterà il diritto di difendere la Terra.

Inizia la battaglia dove, finalmente, lo spettatore viene appagato di oltre un ora di occhialetti 3D, già utili per la visione dei personaggi degli altri settori ma fondamentali per rendere tangibile la meravigliosa ricostruzione di OA.

Il film ruota intorno alla storia d’amore tra Hal Jordan e Carol Ferris (la bellissima Blake Lively di Gossip Girl) proprietaria della compagnia aerea che lo ha assunto dopo la morte del padre, con Hammond a fare da cattivissimo terzo incomodo. La Warner Bros e la DC inventano un nuovo modo di trasporre i fumetti al cinema, l’originalità sta nel fatto di non cavalcare l’onda dei film visti in precedenza ma creare uno scenario molto interessante e ricco di effetti speciali una sorta di “storyboard animato”.

Peccato che sia stata data poca enfasi ad un veritiero Sinestro (Mark Strong – Robin Hood), uno tra i personaggi più affascinanti nel cosmo DC… lo aspettiamo in Green Lantern 2?

FOR FAN ONLY

Tutti si chiederanno:  perché Abin Sur è l’unica lanterna verde a spostarsi con un astronave?

Durante una visita su Ysmault, Abin Sur incontrò un demone chiamato Qull che predì la sua morte. Profetizzò che il suo anello del potere sarebbe rimasto senza energia in un momento critico, durante un combattimento. Abin Sur, pur non credendo alla profezia, cominciò ad utilizzare una nave spaziale per i suoi spostamenti.

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