American Gangster

Ridley Scott è un regista privo di un genere preferenziale. Egli predilige il rinnovamento, cambiare registro una tantum per affondare le mani su nuovi e diversificati progetti… toccando quei punti esperienza mai raggiunti prima d’ora. Ed è per questa ragione che, prima o poi, anche il padre di Alien si sarebbe addentrato nei meandri dei …

Into the Wild

“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto”. H. D. Thoreau , Walden. Che cosa è che spinge un giovane di talento …

Io sono leggenda

Il percorso artistico di Will Smith ha quasi del fenomenale (visto in un’ottica tutta italiana): da attorucolo di sit-com demenziali o personaggio di filmetti d’azione di bassa leva, fino al balzo verso una serie di ruoli in pellicole drammatiche di tutto rispetto, che ne hanno saputo mettere in luce le grandi doti recitative (fino a …

L’amore ai tempi del colera

Un grande libro dal quale ci si aspettava un film decisamente più poetico e sognante. E quest’idea non viene scalfita dall’ovvia consapevolezza di quanto sia difficile rendere sul grande schermo le opere di uno scrittore-mito come Gabriel García Márquez, che ne descrivono il complesso universo magico, spirituale e immaginifico, popolato di personaggi costantemente fuori dell’ordinario.

Lussuria

Infinito, ripetitivo, noioso. Tanto è lunga ed estenuante la visione dell’ultimo film di Ang Lee, tanto può essere breve e concisa la sua descrizione. Il regista orientale che meglio sa vendersi all’Occidente – una marchetta vivente che presta la sua cultura ora alle lusinghe dell’Oscar (vedi Brokeback Mountain), ora ai riconoscimenti del suo degno compare …

Caramel

È un Libano nuovo, un Libano che vuole cambiare quello che emerge dal lavoro della regista Nadine Labaki. Ma è anche un Libano legato ad una tradizione che concede pochi margini di movimento: come un guinzaglio lacero che sta per cedere, ma riesce comunque a tenere a freno le spinte di una nazione guidata finalmente …

Bee Movie

BeeMovie

Oramai il confronto fra le opere d’arte della Pixar e i film della Dreamworks (un confronto inevitabile, visto che sono i due giganti dell’animazione 3-D cinematografica) diventa sempre più impietoso ogni giorno che passa. Se si mettono assieme gli ultimi due prodotti della casa di Katzenberg (Shrek Terzo e Bee Movie) non si arriva nemmeno al trailer di Ratatouille; se si uniscono le gag dei primi due non si raggiunge il divertimento puro del terzo; se si fondono le trovate più originali di quelli (poche, invero) non si ottiene la genialità fatta cinema del film sul topo-cuoco.