Lo sciopero degli sceneggiatori americani continua e, dopo aver mietuto vittime soprattutto presso la televisione e il mondo della fiction, comincia (finalmente – altrimenti il mondo continuerà a non accorgersene lo stesso) a fare danni anche a Hollywood. Se finora le riprese dei film erano andate avanti quasi senza problemi (visto che gli script dei film sono realizzati molto tempo prima di iniziare a girare), ora si teme che possa saltare una cerimonia come la consegna dei Golden Globe. Mentre per la notte degli Oscar (che si terrà il 24 Febbraio) già stanno tremando…
Nonostante la United Artists e la MGM abbiano dichiarato di aver raggiunto un accordo di massima con gli autori, gli attori hanno dichiarato che – per solidarietà – si rifiuteranno di venire a ritirare i premi della manifestazione che tradizionalmente fa da anticamera agli Oscar. E così la NBC ha deciso di sostituire il baillame di star e paillettes con una più sobria e meno spettacolare conferenza stampa, preceduta ad uno special sui vincitori.
Una settantina di artisti, con in testa George Clooney, è riuscita quindi a mettere in ginocchio per la prima volta un sistema che vive e si sostiene su queste serate iper-galattiche e sulla conseguente pubblicità che ne deriva.
Per la notte degli Oscar invece, si teme non solo che il comico presentatore Jon Stewart rimanga senza battute, ma anche che gli attori ripetano quanto stanno per mettere in atto coi Golden Globe.
Riusciranno ora anche a Hollywood a sentire le sacrosante ragioni degli sceneggiatori?
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