La Festa del Cinema di Roma 2020 si è conclusa.
Il Premio del Pubblico BNL è stato assegnato ad Été 85 di François Ozon.
Il Premio al Miglior Film di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa dedicata alle giovani generazioni è andato a Kajillonaire di Miranda July.
Un’edizione, la XV della Festa del Cinema di Roma, svoltasi dal 15 al 25 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica, il Maxxi ed in altre sale della città, all’insegna delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19: dall’uso obbligatorio delle mascherine alle misurazioni quotidiane della febbre, dalle prenotazioni obbligatorie alla riduzione dei posti in sala causata dal distanziamento, dal taglio dei giornalisti accreditati e dei biglietti venduti, dalla mancanza del pubblico sul tappeto rosso per evitare assembramenti.
Nonostante tutto questo la Festa c’è stata, in presenza – è finita appena in tempo, il giorno prima della nuova chiusura di cinema e teatri voluta dall’ultimo Dpcm – e sobrietà, apportando una ventata di speranza per la ripresa di importanti manifestazioni festivaliere di cinema (dopo l’annullamento del Festival di Cannes, il primo grande Festival in presenza è stato quello di Venezia), che oltre a produrre cultura ed allietare le nostre vite con la magia della settima arte, realizzano un consistente indotto lavorativo a favore di tutti coloro che vi lavorano, ai vari livelli della macchina organizzativa.
Come sempre i film selezionati al concorso erano molti, di natura e stili diversissimi: l’unico premio che viene assegnato alla Festa di Roma, per una scelta precisa, è il Premio del Pubblico BNL, il film più votato da chi lo va a vedere: quest’anno se lo è aggiudicato il film francese Été 85 (Estate 85), del noto e versatile regista francese François Ozon, drammatico e avvincente racconto di formazione di un sedicenne, Alexis, che nell’estate del 1985, durante le vacanze estive, conosce Davide, un diciottenne seduttivo ed affascinante, e se ne innamora perdutamente: la vicenda, che coinvolge anche altri personaggi, virerà ad un certo punto verso il thriller giudiziario e Alexis dovrà difendersi da accuse molto gravi. Tratto dal romanzo Danza sulla mia tomba di Aidan Chambers.
Nel ruolo della madre morbosa di Davide, l’attrice Valeria Bruni Tedeschi in stato di grazia.
Molti invece i premi della sezione autonoma “Alice nella città”, assegnati da giurie diverse e con differenti obiettivi. Film vincitore è risultato Kajillionaire – La truffa è di famiglia della creativa Miranda July, opera eccentrica ed interessante presentata al Sundance, che propone la storia di una famiglia malridotta, con due genitori che vivono di espedienti (non si sa come siano arrivati a fare questa vita), ed hanno insegnato alla figlia, ormai 26enne, a fare altrettanto, rubacchiando all’ufficio postale e al supermercato, sfruttando punti-sconto e vivendo delle briciole degli altri, finanche a organizzare vere e proprie truffe, sempre indietro con i pagamenti del locale dove vivono asciugando schiuma dalle pareti.
Piena di complessi e mai veramente amata, la ragazza riuscirà ad fuoriuscire dalla spirale di una “realtà genitoriale tossica molto attuale” grazie ad un evento esterno: la comparsa della giovane Gina che l’aiuterà a scardinare il meccanismo familiare. Bravissimi i protagonisti, due vecchie glorie i genitori, nientemeno che Richard Jenkins e Debra Winger, mentre Evan Rachel Wood veste i panni della figlia.
Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Punta Sacra, il documentario di Francesca Mazzoleni sul senso di appartenenza ad una comunità che afferma il proprio diritto di vivere in una frontiera dimenticata di Roma. Motivazione del premio: “Per aver saputo raccontare in modo mai banale una comunità dalle mille sfaccettature riuscendo a mostrare bellezza e malinconia, luci e ombre di chi la vive quotidianamente.” Il premio è stato assegnato da una giuria di 16 ragazzi di età compresa tra il 15 e i 18 anni.
Il Premio Camera d’Oro Alice / MyMovies è stato assegnato ad Ibrahim di Samir Guesmi con la seguente motivazione: “Un’opera che sorprende per la maturità della regia e delle interpretazioni, che racconta sapendo evocare con gli sguardi invece di spiegare con le parole il complicato rapporto tra un padre in difficoltà e un figlio alla ricerca nel delicato percorso dell’adolescenza”.
La Menzione Speciale del Premio Camera d’Oro / MyMovies va a Gagarine, l’originale film di esordio dei registi francesi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh con Alséni Bathily e Lyna Khoudri, opera che ha entusiasmato ed emozionato la giura dei giovani, il pubblico e gli addetti ai lavori. Recita la motivazione: “Una storia emblematica che si ispira ad un accadimento reale avvenuto in un contesto periferico, il comprensorio (“citè”) Gagarine, che prese il nome dal celebre cosmonauta sovietico che lo inaugurò nel 1963. Terreno di confronto e scontro tra culture diverse e seconde generazioni (…) viene raccontata questa volta con stile inedito, mescolando il repertorio reale con atmosfere favolistiche e intuizioni visionarie, regalandoci un film sorprendente”.
Il Premio Raffaella Fioretta è andato a Il mio corpo di Michele Pennetta, “per averci fatto conoscere Oscar e Stanley, due corpi, due anime; due solitudini che si sfiorano per un istante vagando prigionieri nella stessa terra alla ricerca di emancipazione”.
Il Premio al Miglior Cortometraggio, è andato a El Silencio del Rio di Francesca Canepa, con la seguente motivazione: “Con la sua regia evocativa il film riesce a coniugare una piccola ma significativa storia di formazione ad una più grande trama metaforica e a traghettarci, attraverso una sorta di ‘realismo-magico’ verso un mondo possibile fatto di storie e di sogni che devono poter essere vissuti e raccontati”.
La Menzione Speciale nella sezione Cortometraggi per la Regia va a Tropicana di Francesco Romano.
Il DO Rising Star Award per il Miglior Attore Esordiente NON Italiano va ad Enrik Enge per Tigers con la seguente motivazione: “Offre un personaggio straordinariamente complesso: intelligente, sensibile, ostinato, fisicamente vulnerabile e allo stesso tempo forte. Illumina lo schermo con il suo ritratto magnetico di Martin Bengtsson; la rappresentazione è così avvincente che non solo credi al suo viaggio mentre si svolge, ma crederai anche a qualsiasi sua variazione. Per questo notiamo come la sua interpretazione sostenga questo film in maniera convincente”.
La Menzione Speciale DO Rising Star Award va a Alseni Bathily per Gagarine.
Il Premio RB Casting Miglior Attore Esordiente Italiano va ad Antonio Bannò con la seguente motivazione: “Seppur in poche e significative scene Antonio riesce a raccontare un personaggio e le sue emozioni, la sua disillusione e la sua rabbia in modo coerente e convincente”.
La Menzione Speciale del Premio RB Casting va a Ludovica Francesconi per Sul più bello con la seguente motivazione: “Per averci restituito un personaggio ironico, vibrante e carico di energia. Con leggerezza e autenticità crea immediatamente empatia, coinvolgendo lo spettatore sia dalla sua prima scena. Una giovane promessa del cinema italiano.
Il Premio Rolling Stone alla Miglior Colonna Sonora va a Gagarine di Fanny Liatard, Jérémy Trouilh con la seguente motivazione: “La colonna sonora di Gagarine è un lavoro costruito su un’interessante alchimia sonora: i multi-timbri più innovativi dei synth di ultima generazione e delle drum machines dialogano con l’orchestra e con le sonorità avvolgenti alle quali il cinema contemporaneo ci ha da tempo abituati”.
Una Menzione Speciale va alla colonna sonora di Punta sacra di Francesca Mazzoleni.
La borsa di studio intitolata a Pietro Coccia, del valore di 1.000 euro, è stata assegnata da Fabio Lovino (fotografo e regista di documentari) a Giacomo Chapus, per consentirgli la prosecuzione nel suo percorso di studio.
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