“Provocatorio e caustico”: così Michael Moore definisce quello che sarà il sequel di Fahrenheit 9/11, film cui ha iniziato a lavorare, con l’intento di portarlo nei cinema il prossimo anno, esattamente nella primavera 2009, quindi in una data successiva a quella delle elezioni presidenziali USA. Pare che infatti Moore non vuole che la pellicola sia vista come “motivata politicamente”, nonostante la produzione ne parli come di un film “corrosivo”, che esaminerà il ruolo dell’America come nazione industrializzata e come esso “sia cambiato nel mondo negli ultimi otto anni”.
Moore sceneggerà e dirigerà il documentario, mentre la produzione spetterà a piccoli studios indipendenti, coadiuvati dalla Paramount Vantage.
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