A poche ore dai verdetti di Cannes e con due film italiani (Gomorra e Il Divo) che concorrono tra i favoriti per la Palma d’Oro, l’improvvisa rinascita del cinema italiano “d’autore” ha stimolato un intervento del movimento dei Centoautori, che vi pubblichiamo qui di seguito, dopo il Continua.
Roma, 23 maggio 2008.
Siamo felici e orgogliosi dei film che quest’anno rappresentano l’Italia a Cannes.
Essere di nuovo presenti in modo tanto significativo sulla scena internazionale speriamo faccia riflettere, al di là di questi giorni di festa, su cosa è capace di essere il nostro cinema: forte, vario, appassionante. Quando è libero di esserlo, di compiere scelte rispondendo solo al più esigente dei criteri, quello della qualità, della giustezza d’ogni elemento del suo linguaggio, in sostanza il proprio stesso criterio cinematografico. Per questo ringraziamo con tutto il cuore il talento di questi autori, il coraggio di questi produttori: noi sappiamo che hanno compiuto un vero miracolo.
E sappiamo che molto bisogna correggere e cambiare, insieme, perché non sia più necessario “fare i miracoli”: questo cinema dimostra di non meritare meno rispetto e sostegno che quello francese, o spagnolo, o di tanti altri paesi europei. Invece proprio in questi stessi giorni si è provveduto a un ulteriore taglio del venti per cento ai fondi pubblici per il nostro cinema, già di molto inferiori a quelli degli altri paesi. E questo è solo un esempio. Le battaglie che stiamo conducendo da quando è nato il movimento hanno portato qualche risultato ma tanto resta da fare. Ecco, dopo la festa, noi ci auguriamo, ci aspettiamo una nuova consapevolezza nei nostri interlocutori perché si risolvano quei problemi che da troppo tempo si trascinano, di risorse, visibilità, promozione, concreto moltiplicarsi di possibilità produttive e distributive, per difendere e sviluppare ancora questa grande industria artistica e culturale del nostro paese.
I 100autori
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