La moda di sequel e remake è talmente in auge ad Hollywood che parlare per una volta di un sequel che doveva farsi e che invece è saltato fa quasi piacere. Anche se si tratta di quello del “mitico” Forrest Gump.

A rivelare che lo script ispirato a Gump & Co., romanzo di Winston Groom che faceva da seguito a quello da cui era tratto il film del 1994, era pronto già nel 2001 è Eric Roth, sceneggiatore non solo di Forrest Gump, ma anche de Il curioso caso di Benjamin Button, di prossima uscita. Rivela Roth la causa della scelta: “Il film doveva iniziare esattamente due minuti dopo la fine del primo film, con lui alla fermata dell’autobus che aspettava l’arrivo del figlio da scuola. Finii lo script la notte prima dell’undici settembre. Io, Tom Hanks e Robert Zemeckis ci guardammo in faccia e capimmo che non aveva più senso. Il mondo era cambiato. Ora è passato del tempo, ma penso che certe cose debbano essere lasciate dove sono”.

Vista la motivazione della scelta, certamente ponderata e condivisibile, ci sentiamo di dare ragione alla saggezza di Roth e di chi doveva produrre. Tra l’altro il film avrebbe dovuto trattare – sempre attraverso l’ottica di Gump – della storia americana degli anni Ottanta e Novanta (tra Muro di Berlino e guerra in Iraq), così come il film precedente ripercorreva gli anni Sessanta e Settanta. Per cui davvero ne sarebbe uscito fuori un film con poca connessione col presente.

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