Tanti slogan mi balzano in mente, allo stesso tempo, per commentare i risultati di questa 81a edizione degli Academy Awards o, come si è soliti chiamarli da quando un certo tizio disse “somiglia tanto a mio zio O…”, OSCAR!
Uno su tutti, è inoppugnabile: “Se la Cina è vicina, l’India non resta certo a guardare”. Ne è prova evidente la strage annunciata di statuette by Slumdog Millionaire.
Più politicamente scorretto ma con un qual fondo di verità: “Un attore defunto batte un interprete redivivo”. Ledger vs Rourke: 1-0 o meglio 1-0.5, visto che il wrestler maledetto più plausibile della storia del cinema è stato almeno acclamato agli Spirit Awards!
Meritatissimo, invece, l’Oscar al mitico Sean Penn per Milk.
Per quanto riguarda la Winslet, quale stupore? Sarebbe stato più plausibile per Revolutionary Road but anyway…la Cruz, invece, fa riflettere. Sembra quasi un regalino a Woody, visto che i suoi film passano ormai quasi in sordina in USA.
Plebiscitario ed inoppugnabile, invece, il tributo al geniale Wall-E, nonostante sarebbe stato sicuramente più internazionale ed ugualmente meritato, il riconoscimento a Waltz with Bashir, spodestato dalla categoria Animazione, in quanto candidato come miglior film straniero e spiazzato, in quest’ultimo gruppo, dal giapponese Departures.
Per l’intera lista delle statuette di quest’anno, cliccate qui. 😉
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