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Roma

Lo scorso giovedì sono state presentate a Villa Medici le cinquine dei Nastri d’Argento 2009, che si terranno a Taormina sabato 27 giugno.

Serata importante e piena di nastri speciali, cominciata subito con la consegna del Nastro d’Onore ad Ettore Scola (unito al vernissage della mostra 100 disegni, sempre all’Accademia di Francia, fino al 28 giugno). A ritirare il Nastro dell’Anno al film evento del 2009, ovviamente Gomorra, Roberto Saviano e il regista Matteo Garrone, con il produttore Domenico Procacci.

L’attrice Piera Degli Esposti – per Il divo, L’uomo che ama e Giulia non esce la sera – ha ricevuto il Nastro come “Non Protagonista dell’Anno”. Nastri anche per l’attore Raoul Bova per l’impegno umanitario dei suoi ultimi lavori e per Adriano Giannini, per il doppiaggio del compianto Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan.

Nastro Europeo del Ventennale al maestro Andrzej Wajda, non a caso nell’anno del suo ultimo lavoro (purtroppo boicottato e quasi invisibile), Katyn,  storia degli ufficiali polacchi uccisi dalla NKVD durante la seconda guerra mondiale.

Cinquine ricche di film importanti per il cinema italiano, quelle presentate da Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Pellicole come Fortàpasc di Marco Risi (6 candidature), il già citato Il divo di Sorrentino (con ben 9 candidature), Vincere di Bellocchio (6 candidature), il già premiato Gomorra di Matteo Garrone, La Siciliana ribelle di Marco Amenta e altri.

Di tutti i film presi in considerazione, 49 sono opere prime e 10 i documentari usciti in sala (ancora troppo pochi!), tra cui Terra madre di Ermanno Olmi, Giuseppe Bertolucci con La rabbia Di Pasolini e Mimmo Calopresti con La fabbrica dei tedeschi.

Da segnalare la lotta tra titani nella cinquina che si contende il Nastro per la miglior fotografia: Luca Bigazzi per Il divo, Daniele Ciprì per Vincere, Gherardo Gossi per Lezione 21 e Il passato è un terra straniera, Marco Onorato per Gomorra e Fortàpasc e Italo Petriccione per Come Dio comanda.

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