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In un’afffascinante Trieste bagnata dal radioso sole d’estate, si è conclusa,  sabato 4 luglio, la 10a edizione del Festival  Maremetraggio, con grande soddisfazione di pubblico e critica.

Una magica aria internazionale, il mare sorridente testimone delle proiezioni (800 persone riunite in un parco, con 30 gradi, per più di due ore, per assistere alla proiezione di cortometraggi, sono numeri da grande evento), un giovane staff di prim’ordine ed una forte presenza femminile nell’organizzazione (dall’ufficio stampa, alla regia, dalla direzione ai rapporti con gli attori…senza contare, dulcis in fundo, la naturale e timida eleganza di Alba Rohrwacher) che, bisogna dirlo, fa sempre la differenza in termini di qualità, hanno fatto sì che questo decennale rendesse  grande onore al cinema.

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TUTTI I PREMIATI DEL FESTIVAL MAREMETRAGGIO

Comunicato stampa

Si sono tenute oggi pomeriggio (4 luglio), alle 18, le premiazioni finali del festival Maremetraggio.
Questi, sezione per sezione, i premi consegnati:

In collaborazione con la Fondazione Ellenica di Cultura Sezione Italiana si assegna il premio speciale al regista Iannis Smaragdis per il film “El Greco”.

Per la sezione Maremetraggio:

La giuria del premio IMAGHIA,  composta da Chiara Tozzi e Marta Tibaldi assegna i seguenti premi:

Premio IMAGHIA al corto di fiction che fa bene a “Felix” di Andreas Utta

Motivazione: questo corto fa bene allo spettatore perché, pur rappresentando l’attuale difficoltà di comunicare e vivere i rapporti affettivi sia per gli adolescenti sia per gli adulti, indica con chiarezza e semplicità una possibile soluzione

Premio IMAGHIA al corto di animazione che fa bene a “My little brother from the moon” di Frederic Philibert

Motivazione: questo corto fa bene allo spettatore perché riesce ad illustrare con competenza, tenerezza ed ironia, e attraverso gli occhi di un bambino, una materia (l’autismo) difficilmente comprensibile e spiegabile, evidenziando come la condivisione affettiva rappresenti il presupposto indispensabile per la comunicazione.

Premio del pubblico 35 MM al miglior corto
La giuria composta da trenta spettatori ha assegnato il premio a “Il prigioniero” di Davide Del Degan.

Premio ASSOCIAZIONE MONTAGGIO CINEMATOGRAFICO E TELEVISIVO
La giuria composta da Carlo Simeoni, Natalie Cristiani e Cristina Flamini assegna il premio a Andrea Maguolo per il corto “Il torneo” (di Michele Alhaique) con la seguente motivazione: nella periferia romana occhi di infanzia negata. Gli sguardi pieni di vita di tre amici brillano di luce e di sogni da realizzare, grazie al montaggio di Andrea Maguolo.

Premio 242MOVIE TV al miglior regista italiano (mille euro) al corto “Clacson” di Takehito Kuroha.

Motivazione: per la inusuale capacità di raccontare una storia semplice della nostra realtà quotidiana che, grazie al ritmo ed al gusto delle inquadrature, riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore regalandogli nel finale il lampo crudele (e per questo più gustoso) del politicamente scorretto.

Premio TRUDI al miglior corto di animazione
La giuria composta da Giuseppe Battiston, Fabrizia Sacchi, Piergiorgio Bellocchio, Babak Karimi e Laura Muscardin  assegna il premio al corto “Bernie’s Doll” di Yann J. con la seguente motivazione: storia allo stesso tempo divertente ed inquietante, riesce a essere con leggerezza, specchio dell’alienazione esistenziale ancorché lavorativa.
Animazione suggestiva, segno grafico forte e innovativo,  padronanza davvero singolare del ritmo narrativo. Molto bello.

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al corto “Il naturalista” di Giulia Barbera, Gianluca Lo Presti, Federica Parodi e Michele Tozzi con la seguente motivazione: per la capacità di affrontare un tema di grande attualità e di fondamentale importanza come l’ecologia senza conformismo e con una tagliente ironia non politically correct.

Premio MAREMETRAGGIO al miglior corto italiano a “Il torneo” di Michele Alhaique  (nota del caporedattore: ha rappresentato l’Italia,  nel 2008, al Tribeca Film Festival)
Motivazione: altro film rappresentativo del momento della crescita attraverso l’esperienza drammatica della violenza, della sopraffazione e del tradimento delle speranze in un film duro ed emotivamente coinvolgente. Fotografia e montaggio esaltano una storia carica di inquietudine dove il mondo degli adulti e quello degli adolescenti sembrano segnati da distanze incolmabili.

Premio SHOP AND PLAY CITTA’ FIERA al miglior corto assoluto (10.000 euro) a “Smafuglar”, di Runar Runarsson
Motivazione: per la capacità di mostrare attraverso una cinematografia mai banale, anzi, immediatamente emozionale e ricca di poesia, una storia universale. Questo corto si è distinto per essere un film che mescola con sguardo vitale la violenza e la dolcezza, lo smarrimento e la consapevolezza, il sentimento dell’amore e quello della compassione.

Per la sezione Ippocampo:

Premio del pubblico alla miglior opera prima a “La siciliana ribelle”, di Marco Amenta.

Premio OFFICINE ARTISTICHE a un attore esordiente va a Mattia De Gasperis, per “Il primo giorno d’inverno” di Mirko Locatelli.

Premio coraggio ad un produttore a Marco De Luca per il film “Penso che un sogno così”

Premio della critica alla miglior opera prima
La giuria, composta da Valerio Caprara, Mario Marchi, Romano Milani, Marcella Peruggini, Baba Richerme, Gloria Satta e Mario Sesti assegna il premio a “Pa-ra-da”, di Marco Pontecorvo, con la seguente motivazione: per l’originalità e la compattezza di un impianto narrativo che, nell’affrontare i complessi problemi sociali suscitati in anni recenti a Bucarest dalla caduta del regime e la transizione alla democrazia, valorizza l’avvincente percorso degli intensi personaggi adulti e infantili non rassegnati alla perdita dei valori civili e umani di solidarietà.

Premio FONDAZIONE ANTONVENETA al miglior attore a Giuseppe Cederna.
La giuria, composta da Valentina Lodovini, Fausto Brizzi e Giannandrea Pecorelli, assegna il premio con la seguente motivazione: per la capacità di caratterizzare in “Aspettando il sole” un personaggio in tutte le sue sfumature nella tradizione del miglior cinema italiano e per la sua disponibilità a partecipare da sempre a film originali, rischiosi ed indipendenti come testimoniato dalla partecipazione in “Il primo giorno d’inverno”.

Premio FONDAZIONE ANTONVENETA alla  miglior attrice a Pia Lanciotti per “L’estate d’inverno” di Davide Sibaldi.

Motivazione: una vera rivelazione con Fausto Cabra con cui condivide la scena nell’Estate d’inverno. Un premio anche per segnalare un film apparentemente difficile, ma capace di catturare lo spettatore.

Premio FONDAZIONE ANTONVENETA alla miglior opera prima a “Quell’estate” di Guendalina Zampagni

Motivazione: per la completezza degli elementi che compongono il film, dagli attori alla regia, e per la capacità di creare suggestioni, atmosfere ed emozioni anche grazie al sapiente uso delle musiche.

Per la sezione Cei:

Premio al miglior cortometraggio (2500 euro) a “Tour” di Simonyi Balazs
La giuria, composta da Manuela Cernat, Victor Asliuk, David Peros Bonnot, Geta Toth, Matteo Rosati, assegna il premio con la seguente motivazione: per la freschezza e la sensibilità di un discorso gioioso sulla condizione umana della “terza età”.

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