Jennifer (Megan Fox) e Needy (Amanda Seyfried) sono due studentesse del liceo, migliori amiche sin dall’infanzia, eppure estremamente diverse: mentre la prima è la ragazza più desiderata della scuola, la seconda è la classica secchiona trascurata alle prese col suo primo amore.
Insieme decidono di andare ad assistere a un concerto nell’unico locale della città, il Melody Lane. Quella sera si esibiranno i Low Shoulder, un gruppo rock scoperto su Myspace da Jennifer, che è determinata a conquistare il leader della band, Nikolai (Adam Brody).
L’esibizione viene però interrotta da un tremendo incendio, al quale le due ragazze riescono a sopravvivere grazie alla prontezza di Needy. Una volta fuori dal locale, Jennifer, piuttosto sconvolta, stordita, e anche un po’ ubriaca, accetta l’invito di Nikolai a salire sul furgone della band, nonostante le ripetute proteste dell’amica, e sparisce insieme al gruppo nella notte.
Da quel giorno, tutto cambia: non solo nella piccola comunità, scossa dalle numerose perdite, ma anche in Jennifer, che, dopo quella notte, non sarà più la stessa. Improvvisamente a Devil’s Kettle iniziano a susseguirsi cruenti e misteriosi omicidi, le cui vittime, tutte ragazzi, vengono trovati smembrati e sbranati. Solo Needy ne intuisce il motivo, e, andando contro tutto e tutti, sarà l’unica a poter fermare questa follia.
Jennifer’s Body, sebbene venga da molti definito thriller, o addirittura horror, è probabilmente più paragonabile ai vecchi film degli anni ’80, in cui mostri assetati di sangue e humor grottesco venivano mescolati con sapiente capacità. Purtroppo per questo film non si può dire lo stesso: la regista, Karyn Kusama (Aeon Flux, Girlfight) si rivela poco tagliata per il genere, dando poco spazio alle scene dell’orrore che non spaventano e non colgono di sorpresa.
La sceneggiatura, opera del Premio Oscar Diablo Cody (Juno), non brilla di originalità, sebbene sia divertente, ironica e ricca di citazioni. Tuttavia, forse, avrebbe potuto osare di più: la storia è prevedibile, poco ispirata e ricca di stereotipi già visti mille volte, tanto da risultare, in finale, un po’ noiosa.
Nota positiva sono, invece, le due attrici protagoniste. Megan Fox delizia tutti nel ruolo della reginetta della scuola bellissima e un po’ oca, aggiungendo quel tocco d’ironia che dona spessore al personaggio. Ancor meglio Amanda Seyfried, che, seppur destinata al ruolo di spalla, non fatica a spiccare anche sulla bella collega, sorprendendo con la sua ottima interpretazione.
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