“Most people like sunset. I love the sunrise.”
“War is simply a waste. A senseless bloody waste”
Ci sono dei film talmente belli che, dopo i primi 5′ di visione… sono già diventati dei classici; sono quelle storie per immagini che ti sembra di conoscere da sempre, in cui ogni pezzo del puzzle va armonicamente al suo posto, istante dopo istante.
Juniper di Matthew J. Saville, giunto nelle sale italiane il 3 Ottobre, grazie a Trent Film, è uno di quelli.
Presentato in anteprima all’Ischia Film Festival, il film vede protagonista la divina Charlotte Rampling, star internazionale e attrice di culto, qui nei panni di Ruth, una nonna dal passato avventuroso di fotografa di guerra con un grande amore per la vita e per il gin, costretta per motivi di salute a convivere con il nipote Sam (George Ferrier – One Of Us Is Lying), un adolescente problematico e ribelle.
Questa convivenza forzata li cambierà profondamente, trasformandosi in un sincero legame famigliare che porterà Sam a riscoprire la bellezza della vita, e Ruth ad affrontarne il crepuscolo.
Sam è un diciassettenne arrabbiato dal passato difficile, in rotta con il padre e con la scuola.
Un giorno torna a casa dal collegio e scopre che la nonna inglese, Ruth, si è trasferita lì per motivi di salute. Ruth è un’ex fotografa di guerra dal passato avventuroso, con un grande amore per la vita e per il gin.
Sam si ritrova presto a scontrarsi con la sua sfrontatezza e il suo non infrequente stato di ebbrezza. Il loro non è un rapporto facile, e si complica quando Sam si ritrova bloccato a casa da solo con lei e la sua infermiera Sarah per le vacanze scolastiche.
Ad un certo punto, complici una sceneggiatura di ferro, unita ad una fotografia ed una ripresa magistrali, il loro rapporto si trasformerà per sempre… regalandoci momenti di meraviglioso cinema che rimarranno impressi nelle nostre retine per sempre.
Siamo di fronte, probabilmente, all’interpretazione della vita per Charlotte Rampling che – a 78 anni portati con un fascino, eleganza ed energia rari – ci regala un personaggio femminile semplicemente splendido, del quale è impossibile non innamorarsi al primo sguardo.
“Juniper è una storia basata sulle mie esperienze da adolescente” – ha dichiarato il regista e sceneggiatore del film Matthew J. Saville.
“Quando avevo 17 anni, la mia nonna alcolizzata si ruppe una gamba e si trasferì dall’Europa per vivere in Nuova Zelanda nella casa di famiglia.
Heather aveva vissuto una vita incredibile, era stata in Spagna durante la guerra civile spagnola, e aveva mappato l’Africa bevendo abbastanza gin da mettere in salamoia un elefante.
Era acuta, affascinante, divertente e sgarbata.
Con Juniper ho scritto senza vergogna un film che affronta alcuni tra i temi più duri e drammatici con cui ci confrontiamo come esseri umani: la vita, l’amore, la morte, il dolore, la vergogna e la nostra stessa mortalità.
Si tratta di un film sulla scelta che facciamo come esseri umani di vivere e di morire, su come gestiamo il dolore e su come abbracciamo la vita. Sebbene i temi siano oscuri, il tono è divertente e il dramma non ha un tocco di sentimentalismo.”
Uno dei più bei film del 2024. Correte a vederlo!
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