Mustang_locandina originaleLucky Red porta, da oggi, sugli schermi italiani Mustang, fresco protagonista della Festa del Cinema di Roma appena conclusasi e presentato in anteprima a Cannes 2015, dove è stato premiato con l’Europa Cinemas Label Award. Partendo da un episodio reale da lei vissuto, la giovane regista turca Deniz Gamze Ergüven racconta, in questa sua opera prima, la storia di cinque ragazzine di un villaggio rurale a 600 chilometri da Istanbul la cui esuberante giovinezza viene repressa da familiari e vicini di casa.

L’ossessione di una nazione che continua ad oscillare tra i dettami laici di Kemal Atatürk e i rigurgiti fondamentalisti del partito al potere, nelle mani di Recep Tayyp Erdoğan, ha come bersaglio la condizione femminile e come obiettivo il suo controllo, da esercitare sia attraverso l’avvio al matrimonio di giovanissime appena uscite dalla pubertà (una volta raggiunto l’accordo tra le famiglie dei nubendi, spesso la sposa viene sottoposta a visita ginecologica per verificare la sua verginità!), sia attraverso la violenza e gli abusi sessuali consumati nell’ombra delle mura domestiche, magari dagli stessi parenti pronti ad ergersi a censori morali…

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La freschezza, l’innocenza, la passione delle ragazze protagoniste della storia hanno indotto la Ergüven a scegliere come titolo del film il nome di questi “cavalli selvaggi, che simboleggiano perfettamente le mie cinque eroine, il loro temperamento indomabile, focoso […] perfino visivamente le loro capigliature ricordano delle criniere, il loro scorrazzare nel villaggio ricorda quello di un branco di mustang…”.

Le avventure in cui si lanciano Lale, Nur, Selma, Ece e Sonay per sottrarsi alla prigione – reale e metaforica – nella quale vengono rinchiuse ricorderebbero quelle dei romanzi di Mark Twain, se non fossimo piuttosto dalle parti della tragedia famigliare, il cui sentore aleggia lungo tutto il film, fino ad esigere la vittima sacrificale. Ne porta per intero la responsabilità non già il presunto comportamento amorale delle fanciulle, ma lo sguardo morboso che un’intera società posa su di loro.

Una grandissima opera prima, candidata dalla Francia agli Oscar 2016 come Miglior Film Straniero.

Deniz Gamze Ergüven e le sue cinque protagoniste
Deniz Gamze Ergüven e le sue cinque protagoniste

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