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Semplicemente Star Trek, senza sottotitolo. La serie riparte dall’undicesimo capitolo della famosa saga cinematografica di fantascienza nata sul successo dell’omonima serie televisiva trasmessa per la prima volta negli Stati Uniti nel 1966.

La storia è un prequel. Quello che si vede sullo schermo è la prima missione dei giovanissimi Kirk (interpretato da uno spavaldo Chris Pine) e Spock (Zachary Quinto). Al tempo ancora non legati dall’amicizia che li segnerà negli anni a venire. Ci sono tutti i componenti del primo equipaggio dell’Enterprise, non manca nessuno, da Scotty (Simon Pegg) al Dott.McCoy (Karl Urban), da Uhura (Zoë Saldaña) a Sulu (John Cho). Quasi tutti giovanissimi gli attori, molti dei quali pescati dalle serie televisive degli ultimi anni.

Con uno stratagemma temporale, JJ Abrams riesce a collegare il futuro con il passato. Spock è andato indietro nel tempo e ha cambiato il corso degli eventi. La linea temporale è stata spezzata, quindi quella che vediamo è una realtà parallela in cui il padre di James T Kirk muore senza conoscerlo. Il film si sviluppa come una gigantesca battaglia della federazione contro la nave dei Romulani che sta minacciando l’umanità. Alla fine i buoni vinceranno e non mancheranno le sorprese né strabilianti effetti speciali. Semmai a lasciare un pò di amaro in bocca sono i dialoghi (quantomeno nella versione doppiata): chiudendo gli occhi si potrebbe pensare ad un film sulle crociate. Dovremmo essere nel futuro ma il modo di pensare dei protagonisti è prevedibile, non affascina.

Eppure J.J. Abrams ce l’ha fatta. Il pluripremiato produttore, sceneggiatore e regista, ha sbancato il box office di tutto il mondo. Già nel primo fine settimana, Star Trek si è guadagnato, solo negli Stati Uniti, quasi la metà dei 160 milioni di dollari che è costato. Nel film c’è tutto l’universo di J.J., nel bene e nel male: dalla scelta di far interpretare Spock al cattivo di Heroes, una delle serie televisive più di successo prodotte da Abrahms, ai salti temporali tipici di Lost, la serie forse più famosa tra quelle firmate da Abrahms; dagli sceneggiatori Roberto Orci e Alex Kurtzman (lo stesso Lost, oltre a Transformers), alla bibita Slusho.

Tra gli attori anche Winona Ryder, nei panni di una poco convincente madre di Spock, Bruce Greenwood (l’ammiraglio Pike), Eric Bana (il cattivo Nero) e Leonard Nemoy nei panni dell’anziano Spock. Sarebbe dovuto comparire anche  William Shatner in un ologramma del capitano Kirk, ma (per fortuna) la scena, scritta, non è mai stata girata.

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Nota del caporedattore: se volete gustarvi i trailer, li trovate qui 😉

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