The Next Three Days, scritto e diretto dal due volte premio oscar Paul Haggis (Million Dollar Baby e  Crash) e interpretato da Russel Crowe, è il remake americano del film francese ‘Pour  elle’ di Fred Cavayé con Vincent Lindon , uscito in Italia tre anni fa con il titolo anglicizzato ‘Anything for Her’ .

E’ la storia di John (Crowe)  e Lara (Elizabeth Banks) una giovane coppia con un figlioletto che vive a Pittsburgh una serena routine familiare, lui professore di letteratura, lei donna in carriera. La loro vita sembra perfetta fino a quando Lara viene arrestata e condannata per un omicidio che giura di non aver commesso, nonostante tutti gli indizi siano contro di lei.

A tre anni dalla condanna, John continua a battersi  per  dimostrare l’innocenza della moglie e tenere unita la famiglia. Quando la Corte Suprema respinge l’ultimo appello e Lara tenta il suicidio, John decide che è rimasta un’ultima soluzione possibile… ma gli restano solo tre giorni per attuarla.

Haggis, noto per la sua narrativa complessa, i suoi drammi densi di sfumature psicologiche e le sue indagini etiche,  ha dichiarato di essere rimasto affascinato da questo film francese ed era convinto che partendo dalle stesse premesse, cioè lasciando inalterata la storia di base, si sarebbe potuto realizzare,  ambientato negli Stati Uniti , un bel thriller avvincente ponendo ulteriori domande che nel film di Cavayé non c’erano.

Domande come: saresti veramente disposto  a fare tutto per la persona che ami? Fino a che punto saresti disposto ad arrivare? Salveresti la donna che ami, sapendo che per farlo potresti trasformarti  in qualcuno che lei potrebbe non amare più? Quindi si è disposti a dare più di quanto si potrebbe ricevere? Riusciresti a provare una fiducia incondizionata nella persona che ami anche quando nessun’altro ce l’ha e i fatti suggeriscono il contrario?

Nel  film di Haggis la storia d’amore resta  il nucleo centrale del film e il protagonista, in perfetto stile Hitchcock è un uomo assolutamente comune, molto intelligente ma metodico che suo malgrado si trova a vivere situazioni inaspettate e straordinarie.

Russell  Crowe,  perfetto nel ruolo, da ancora una volta prova d’essere un grande attore, molte scene sono prive di dialogo, molte delle intenzioni del film sono recitate senza parole e Crowe, anche solo con un battito di ciglia, riesce immediatamente a comunicare cosa pensa e intende fare.

Il film dura poco più di due ore e tiene incollati alla poltrona grazie ad un ritmo molto serrato; ricorrente, in molti punti, il montaggio di tipo incrociato che rende ancora più dinamica la narrazione, ed è pieno di suspance e di azione realisticamente raccontata visto che Crowe non fa assolutamente niente che non farebbe ognuno di noi nelle medesime circostanze.

Nell’ottimo cast anche Liam Neeson, memorabile sebbene in un piccolo ruolo e il bravo Brian Dennehy,  il padre di John, personaggio molto silenzioso  ma dalla presenza imponente.

The Next Three Days (distribuito da Medusa esce nelle sale con 450 copie)  è un bel film,  spettacolare  e senz’altro da vedere.  Paul Haggis coniuga magistralmente intrattenimento puro, ad alto livello, con il dramma che profondamente fa riflettere.

**** Le foto di questo articolo sono di Eugenio Boiano ****

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