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In principio fu The Blair Witch Project, una pellicola semiamatoriale lanciata al Sundance Film Festival che ha fatto incassi planetari in tutto il mondo, una nuova tecnica di ripresa, solo telecamera a spalla, immagini ballonzolanti, spezzoni di volti, frenetici piani-sequenza, orrore evocato, non svelato.
La tecnica ha fatto scuola. In questo primo scorcio del 2008, a brevissima distanza l’uno dall’altro, ecco uscire due horror girati nello stesso stile: l’americano Cloverfield e [Rec] dello spagnolo Balaguerò (autore del discreto Fragile) coadiuvato dal conterraneo Paco Plaza.

“Il film che ha terrorizzato Venezia” (il Festival) recita lo spot, e in effetti, diciamolo subito, [Rec] è un film riuscito nel suo intento più esplicito, quello di stuzzicare le zone più recondite dell’animo umano, dove si nascondono incubi e fantasmi.

E’ una sera come tante per la squadra dei pompieri di Barcellona, si differenzia solo per il fatto che per una notte intera la loro vita, le loro imprese, verranno seguite passo passo da una rete locale pronta a documentare ogni singolo momento.
La serata si svolge tranquilla, l’annoiata telecronista inganna il tempo intervistando i vigili sulle loro occupazione quotidiana, ma una richiesta di soccorso per un problema in apparenza banale (una anziana signora si è sentita male e servono i pompieri per abbattere la porta dell’appartamento) si trasforma in un incalzante e claustrofobico incubo per tutti gli abitanti del palazzo e per i soccorritori. La macchina da presa registra fedelmente tutto, anche quello che sfugge agli occhi, anche quello che è meglio non vedere…

Balaguerò & Paco uniscono sapientemente riferimenti che vanno dal Romero de La città verrà distrutta all’alba, de La notte dei morti viventi e di Zombie a Saw – L’enigmista e, con un tocco di perfidia, nelle misteriose sequenze finali mescolano il diavolo all’acqua santa in un modo che sarebbe piaciuto al Maestro Buñuel.

Tuttavia in [Rec] quello che viene narrato non ha poi così importanza, la trama è messa da parte rispetto al vero obiettivo: quello di tenerti inchiodato alla poltrona e di spaventarti ad ogni singolo movimento strano che fa anche il tuo vicino.
Obiettivo decisamente raggiunto in pieno.

4 thoughts on “[Rec]

  1. L’esistenza, nel 2008, di una donna che ha paura dei film horror…mi fa´ sentire speranzoso per il futuro. 😉

  2. un altra cosa io non so se lo vedro perche sono molto sensibile e mi cagherei troppo addosso la notte gia solo vedendo la pubblicita la notte poi non riuscivo a stare tranquilla vedevo davanti a me quelle scene che vedono la bambina e le urla che si sentono mamma mia i brividi

  3. dio mio io ho visto solo un pezzo di rec su you tube e mi sono cagata addosso secondo me fatti in questa maera sono molto piu reali dei classici filmetti horror e fa molta piu paura complimenti per il regista

  4. Mah… sarà! Io mi sono annoiato assai! Sarà che a forza di riprese a braccio a me è dai tempi di Blair Witch Project che mi gira la testa… Le odio (fatte in questa maniera, intendiamoci – non in assoluto), mi sembrano la negazione della regia.
    E comunque è il classico horror da visione esclusivamente cinematografica.

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