Sweeney Todd
Il diabolico barbiere di Fleet Street abbandona i palcoscenici di Broadway (da dove imperversa da trent’anni) e sbarca finalmente sul grande schermo! La coppia Tim Burton – Johnny Depp sarebbe già una garanzia… ma quando ad un cast così stellare si aggiungono una scenografia perfetta (da Oscar – sarebbe il caso di dire – visto il riconoscimento ottenuto da Ferretti e Lo Schiavo), una fotografia dark in pieno stile burtoniano e una spalla recitativa come quella offerta dalla perfetta Helena Bonham Carter, possiamo tranquillamente parlare di capolavoro.
Un Depp lugubre e mashato di bianco interpreta la personificazione della vendetta (tema caro al cinema contemporaneo), nei panni di un barbiere ingiustamente incarcerato da un giudice corrotto che vuole sottrargli la moglie e la figlia. Uscito di prigione dopo anni, il barbiere fa il suo ritorno a Londra, incontra una donna che confeziona (disgustosi) tortini di carne nella stessa bottega in cui lui esercitava, viene a sapere della morte della moglie e decide di vendicarsi. Assume il nome di Sweeney Todd e comincia a tagliare la gola a tutti i suoi avversari a colpi di rasoio, risalendo la catena fino al giudice corrotto. Mentre la compagna smaltisce i cadaveri, macinandone la carne come ripieno per i suoi tortini!
Se non è dark questo ditemi cosa lo è! È la storia perfetta per il ritorno in grande stile di Tim Burton, che unisce al dramma gli schizzi di sangue in pieno stile pulp e un sottile umorismo nerissimo come la fotografia di ogni inquadratura. Per fortuna la distribuzione ha saggiamente optato per un adattamento italiano che preservi le canzoni originali (niente odiose traduzioni, insomma) e vi affianchi i sottotitoli. Così proprio i testi delle canzoni – opportunamente dissonanti e poco canticchiabili – fanno la fortuna della vena comica del film. Non ballerete sulla sedia, ma Sweeney Todd vi trascinerà lo stesso in un vortice di sangue e risate!
A tutto ciò aggiungete performance attoriali di primissimo livello: non solo quelle della coppia perfetta Depp – Carter (con lei persino superiore a lui per diversi tratti), ma anche quelle del mitico Sacha Baron Cohen (nei panni di un barbiere italiano) e di Alan Rickman (il giudice corrotto). Ed ecco che avrete uno dei film dell’anno: un trionfo dell’estetica dark, del musical, dello humour nero e della recitazione.
Correte in sala, se non lo avete già fatto!