Un evento che unisce insieme poetica, spettacolarità, azione, in grado di valorizzare location differenti grazie all’originalità e alla cura dedicata all’allestimento scenografico ed ai macchinari utilizzati in modo da creare soluzioni dal forte impatto visivo ed emozionale. L’avvalersi di scenografie meccaniche in movimento e la scelta di una forma NON VERBALE rende l’evento fruibile ad un target internazionale. Si inizia con un vecchietto che appare al pubblico in uno squarcio della sua vita giornaliera. La routine di tutti i giorni: svegliarsi, lavarsi i denti, prendere il caffé, andare al parco.
Ma d’improvviso qualcosa cambia, lo spazio si trasforma: pian piano i ricordi, i desideri, le illusioni e gli amori passati del nostro protagonista prendono vita… E mentre lui guarda la luna, un inventore / scienziato e il suo strampalato assistente accidentalmente passano di lì. Attraverso goffi e disastrosi tentativi, il nostro vecchietto e lo scienziato cercano di costruire una macchina che gli permetterà di prendere il volo: una giostra/macchina gestita dal vivo dagli attori. Ma proprio quando ogni speranza sembra perduta, il nostro eroe sarà finalmente in grado di volare e di ricongiungersi con il suo eterno amore… e chissà, tornare ad essere bambino…
Un lavoro dove la scenografia non ha un ruolo decorativo, bensìè mezzo dell’azione spettacolare. Tutte le macchine sceniche nascono dal riutilizzo di materiali industriali, recuperati un attimo prima di finire in discarica e rielaborati in una nuova forma e vita. Un aereo montato su di un dolly cinematografico, uno studio per uno scienziato strampalato, una poltrona scintillante, una altena sospesa, carrelli mobili, e pedane rialzate.
Martedì 6 – Mercoledì 7 Maggio 2014
Roma, Teatro Tor Bella Monaca – Via Bruno Cirino (angolo di viale Duilio Cambellotti con via di Tor Bella Monaca)
ore 21,00 – Ingresso 10 € / Gruppi 7 €
con: Roberto Andolfi, Adriano Dossi, Valerio Marinaro, Giorgia Marras, Pamela Vicari macchinari: Lorenzo Pasquali, Massimo Carsetti regia: Marco Paciotti, Lorenzo Pasquali
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ONDADURTO TEATRO ha realizzato eventi unici per:
– Capodanno di Genova 2014 >> 15.000 persone hanno assistito all’evento // riprese TG2
– Fondazione Vodafone Italia -Museo Cappela San Severo // Cristo Velato Comune di Napoli
– Comune di Sassari – Città di LINZ (Austria) – Città di Fiumicino Carnevale di Fiumicino
– Estate Romana -MACRO // Ex Peroni “Tribù dell’Arte” mostra curata da Achille Bonito Oliva
Ha lavorato in festival internazionali in:
Danimarca, Polonia -Austria -Germania -Spagna -Francia -Lussemburgo –
Cipro – Italia -Corea del Sud
Progetti di interscambio culturale realizzati in: Cuba – India – Thailandia Finanziata dal progetto Europeo LLP Grundtvig per il triennio 2011 – 2013: ITALIA // SVEZIA // BELGIO // POLONIA // PORTOGALLO // GRECIA // AUSTRIA
Sin dal suo esordio, la visione teatrale si espleta nell’unione tra i diversi campi dell’arte: la danza, il teatro-danza, il teatro gestuale, l’acrobatica diventano momenti essenziali della creazione artistica in cui convergono le influenze date dall’utilizzo di scenografie in movimento, di partiture testuali create su musica, in lavori in cui il coro, e non più la sola capacità del singolo performer, divengono gli elementi guida. Le scenografie giocano sull’accostamento di materiali eterogenei, dai broccati barocchi ad inserti d’elementi moderni; creano distinti livelli spaziali per l’azione scenica e caratterizzano una trasformazione costante dello spazio, giocando con un taglio cinematografico fatto di piani sequenza ed effetti zoom.
Le strutture, essenziali nelle linee costitutive, sono modificate in scena su partiture coreografiche dove l’attore è al tempo stesso corpo danzante e macchinista. La scenografia si propone quindi non come elemento decorativo, bensì come mezzo dell’azione spettacolare, portata in scena, creata sul momento e in un istante si muove, senza che sia gestita da una macchina fredda e distaccata, ma dall’azione viva dell’uomo sotto gli occhi dello spettatore. La compagnia propone i propri spettacoli oltre che in teatro, in luoghi deputati alternativi, portando le produzioni teatrali al di fuori degli “edifici di pietra”. Il gruppo è uno degli esponenti italiani nel territoriodei Festival Internazionali di Teatro che si tengono all’aperto, in chiostri, in piazze storiche, lungo fiumi, in residenze teatrali…
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