Omen – L’origine del Presagio, esordio alla regia di Arkasha Stevenson, è giunto nelle sale italiane il 4 Aprile, distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Roma, 1971: nel prologo troviamo subito Padre Brennan, interpretato ne Il presagio di Richard Donner (1976) da Patrick Troughton.
Qui ha il volto di Ralph Ineson (The Office, Game of Thrones, Harry Potter), per una pellicola che afferma decisamente di essere il prequel al film che vedeva il grandissimo Gregory Peck combattere contro l’anticristo, in un classico horror ormai classificato, insieme a L’esorcista, tra le migliori pellicole del genere.
La scelta di riprendere i favolosi anni ’70 (ormai ogni situazione del passato sembra essere bella, anche se la realtà è ben diversa) ci riporta all’atmosfera di quegli anni a Roma con tanto di manifestazioni, auto dell’epoca ed una fotografia che ci ricorda i film di quegli anni.
Se il timore (dopo sequel e remake inutile) di trovarci di fronte ad una mera operazione commerciale era assai fondato, restiamo piacevolmente sorpresi e spaventati, di come in realtà si sia scelto di regalare finalmente un degno prequel al piccolo capolavoro di Donner.
Nel raccontare la vicenda della giovane americana Margaret, interpretata dalla bellissima Nell Tiger Free, destinata a mettere in discussione la sua stessa fede quando verrà inviata nella capitale italiana per iniziare una vita al servizio della Chiesa, Stevenson si rivela capace di recuperare quanto di buono c’era nel capostipite, creando situazioni del tutto nuove per cercare di conquistare un pubblico ormai smaliziato, senza contare il critico prevenuto che si aspettava il solito noioso ed inutile prequel basato su un cult.
Lenti ritmi di narrazione tipici della saga, colpi di scena, momenti fin troppi espliciti nella scena del parto.
Il cast annovera Sonia Braga, Bill Nighy, Tawfeek Barhom e, in un piccolo ruolo, l’immenso Charles Dance,
La pellicola lascia emergere anche un sottotesto anticlericale, a suo modo affascinante nel tirare in ballo una cospirazione interessata, appunto, a far nascere l’incarnazione del male che abbiamo imparato a conoscere col nome di Damien.
Omen – L’origine del male si merita in futuro l’inserimento nel nuovo cofanetto dei film dedicati all’Anticristo ed il critico prevenuto può affermare di avere provato la medesima dose di inquietudine che gli aveva trasmesso il primo film; un vero presagio per un pianeta che vive momenti tutt’altro che tranquilli.
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