Furiosa – A Mad Max Saga di George Miller dal 23 Maggio al cinema distribuito da Warner Bros. Pictures.
Era il 2015 quando George Miller decise di riprendere in mano il suo Mad Max dopo la conclusione di una grandiosa trilogia che aveva reso famosi sia Mel Gibson che l’autore, rendendolo uno dei più influenti e copiati nella storia del cinema.
Una decisione saggia perché Mad Max: Fury Road è stato un vero trionfo di pubblica e critica, portandosi a casa ben 6 Oscar.
L’autore non aveva mai nascosto di voler raccontare le origini di Furiosa, interpretata (nel 2015) da una perfetta Charlize Theron.
In ritardo, forse, per le sue aspettative, complice pandemia e scioperi nel settore, la mitologia della Wasteland (la landa desolata) vede ora, con l’arrivo di questo prequel, il completamento della storia.
La pellicola ci racconta, infatti, le vicende della bambina Furiosa che vive nel suo piccolo eden, zona ancora incontaminata nonostante la devastazione causata da guerre, carestie e cambiamenti climatici.
La giovanissima viene rapita da un gruppo di motociclisti che fanno capo a Dementus, un sanguinario predone che si aggira con la sua banda nelle terrese desolate e si scontra con altri signori della guerra.
Dal suo rapimento, la bambina subisce troppi traumi per la sua giovane età; la cattura e relativa morte della madre che cercava di liberarla il subire ogni genere di vessazione, nello scorrere del tempo cinematografico la ritroveremo anni dopo con tutto l’odio e il rancore che può covare.
Alla soglia degli 80 anni (per i grandi registi, l’età anagrafica non conta), George Miller ci ha riportato dentro la mitologia di Fury Road, con qualche accenno anche alla precedente trilogia.
Le vere protagoniste di questo prequel sono: Alyla Brown (Furiosa da piccola) e la magnetica “Regina degli scacchi” Anya Taylor-Joy (Furiosa da giovane).
La difficoltà di raccontare una storia di cui lo spettatore appassionato della saga conosce già bene il seguito, viene risolta in breve da Miller inchiodando il suddetto attraverso scontri fisici e inseguimenti furiosi (nomen omen), fornendoci così un ampia spiegazione dell’economia delle Wastelands; ci vengono, infatti, illustrate Gas Town, Bullet Farm e le zone da cui dipende l’impero di Immortan Joe.
Attraverso un lunghissimo prologo ed una narrazione strutturata in 4 capitoli, della durata totale di ben 148 minuti, lo spettatore comprenderà quindi il funzionamento, a livello geopolitico, di: scambio di armi, gestione del carburante ed acquisizione del cibo; una perfetta descrizione del nostro mondo contemporaneo trasportata nelle lande desolate.
I tempi dell’azione sono decisamente dilatati; Miller utilizza gli strumenti all’interno del suo bagaglio cinematografico per raccontarci una storia epica dai toni omerici, partendo proprio dalla voce narrante dell’anziano Custode della Memoria che aiuta lo spettatore a comprendere i vari passaggi storici.
Il risultato finale non è pari a Fury Road, per il semplice fatto che quello che era stato sorprendente per lo spettatore allora, viene qui rivisitato ma dobbiamo sottolineare la splendida figura di Dementus, il cattivo di questo capitolo, un perfetto Chris Hemsworth totalmente a suo agio con una lunga barba all’interno dei deserti della sua patria (Australia).
Ecco a voi lo splendido approfondimento del mitico Federico Frusciante. 😉
Se ripensiamo a quel primo capitolo con il giovane Mel Gibson, realizzato nel 1979 con un budget ridicolo, dobbiamo fare comunque tanto di cappello al talentuoso George Miller, la cui saga merita a pieno diritto un posto nella storia del cinema.
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