Le Giornate della Luce, in programma a Spilimbergo dall’1 al 9 Giugno, sono giunte alla decima edizione e, come ogni anno, tra gli appuntamenti fissi, tornano le grandi mostre legate alla settima arte.

La manifestazione ideata da Gloria De Antoni e da lei diretta con Donato Guerra, sarà l’occasione per celebrare, come di consueto, gli autori della fotografia, veri protagonisti del festival.

Inauguratasi Sabato 1° Giugno, al Palazzo della Loggia di Spilimbergo, la mostra fotografica di Claudio Iannone dal titolo ”C’è ancora domani, sempre”; 54 scatti realizzati sul set del film di Paola Cortellesi per mantenere vivo, attraverso l’occhio della fotocamera, il messaggio di denuncia e l’impegno civile che lo ha ispirato.


“Nessuna foto posata o elaborazione grafica avrebbero potuto narrare l’insieme dei sentimenti che animano i personaggi di questo film quanto la foto di scena che è diventata la locandina di C’è ancora domani.

La presenza discreta e lo sguardo attento e profondo di Claudio lannone – ha detto Paola Cortellesi parlando delle foto di scena del film – hanno permesso di cogliere in ogni scatto l’essenza di situazioni brutali e ridicole, di personaggi disperati e buffi e di restituirne, con forza, le emozioni.”.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 23 Giugno ed è accessibile:

 – Dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 18.00

 – Il sabato e la domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.

Domenica 2 Giugno, alle 12.00, è stato reso, in grande stile, omaggio a Marcello Mastroianni, con l’inaugurazione della mostra Marcello Mastroianni Ritrovato – Nelle foto inedite di Paul Ronald sul set di 8 ½.

Un omaggio a Marcello Mastroianni nel centenario della sua nascita, con la mostra che vede protagoniste le foto inedite di Paul Ronald, scattate sul set di 8 ½ di Federico Fellini (1963).

Uno dei principali fotografi di scena del cinema italiano, Paul Ronald (1924-2005), chiamato da Federico Fellini sul set di 8 ½, ha lasciato attraverso i suoi scatti una testimonianza eccezionale sul lavoro del regista.

Aneddotico l’inizio della collaborazione tra Paul Ronald e Federico Fellini. Ronald che aveva lavorato sul set de La terra trema (1948)  – era il fotografo di fiducia di Luchino Visconti – fu impegnato casualmente sul set dell’episodio felliniano Le tentazioni del dottor Antonio (del collettivo Boccaccio ‘70, di cui aveva anche documentato il segmento Il lavoro di Visconti).

Fellini ne apprezzò, oltre che la bravura, anche la discrezione (era abituato all’esuberanza e all’invadenza di Pierluigi, fotografo de La dolce vita) e gli chiese di seguirlo per il successivo 8½.

Gli ultimi (1963)
Gli ultimi (1963)

Così il fotografo ricorda l’episodio: «Un giorno mi telefona Nello Meniconi, il direttore di produzione di Fellini: “Aspetta ti passo Federico”.

E Fellini scherzando mi dice: “Cosa devo fare? Devo venire con gli Oscar in mano per chiederti di fare il mio film?”. “Vengo subito”.

Così mi sono ritrovato coinvolto nell’avventura di  ».

La mostra, curata da Antonio Maraldi, sarà aperta allo Spazio Linzi di Spilimbergo fino al 23 Giugno, tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

"La terra trema" di Luchino Visconti (1948)
“La terra trema” di Luchino Visconti (1948)

Sempre sul fronte delle mostre, Domenica 2 Giugno alle 12.00, presso la sede della Confartigianato di Spilimbergo, sarà inaugurata quella su Elio Ciol, famoso fotografo friuliano, dal titolo Elio Ciol, “Gli ultimi” e la fotografia come rispecchiamento identitario.

Le immagini, scattate sul set del film Gli ultimi (1963), affresco della vita dei contadini del Friuli negli anni ’30, sono da considerarsi una documentazione imprescindibile della fotografia di scena nel campo del cinema italiano.

La mostra, a cura di Stefano Ciol, in collaborazione con Confartigianato Pordenone, CATA e Cinemazero sarà aperta fino al 23 Giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 13.00.

A raccontare il rapporto tra cinema e cucina infine la mostra fotografica Cinema italiano tra tavola e cucina che si propone di far vedere come il cinema di casa nostra abbia raccontato, in questo scorcio di nuovo secolo, ciò che succede attorno alla tavola e ai suoi commensali. Le foto in mostra, realizzate dai fotografi di cinema delle ultime generazioni, provengono dall’archivio di Cliciak, il concorso nazionale per fotografi di scena organizzato dal Centro Cinema Città di Cesena dal 1998.

A ospitare la mostra a Spilimbergo, aperta durante il festival, una serie di locali, ristoranti e osterie cittadine.
La mostra è curata da Antonio Maraldi e presentata in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena e l’Associazione Nuovo Corso.

La mostra resterà aperta tutti i giorni, dal 2 al 23 Giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

Le Giornate della Luce sono organizzate dall’Associazione Culturale Il Circolo di Spilimbergo e – nel 2023 – hanno avuto il sostegno di MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia GiuliaCittà di Spilimbergo, Fondazione Friuli, Banca 360 FVG.

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