Il momento della premiazione è sicuramente il più emozionante della Mostra del Cinema di Venezia.

Sei seduta a fianco di registi ed attori, condividendone gli istanti di trepidazione.

Per dieci giorni ho vissuto in una bolla, all’interno della quale chiunque ha parlato, discusso, litigato, commentato e riso soltanto di un argomento: i film proiettati al Lido. Il resto del mondo era fuori, lontanissimo.

Mi accade tutti gli anni ma questa volta… ho provato qualche soddisfazione in più: il Leone d’Oro al film di Pedro Almodóvar, The Room Next Door, con Julianne Moore e Tilda Swinton perché ero convinta meritasse di vincere il premio più ambito e così è stato.

Lui che, pochi minuti prima, aveva sfilato sul red carpet con un completo rosa ed una spilla a forma di foglia d’oro. Lui che è maestro di ironia, immagini e sentimenti, ha messo in scena – con grande padronanza e credibilità – ciò in cui crede profondamente ovvero il diritto di scegliere quando dire addio alla vita, il diritto all’eutanasia.

Ho provato un brivido quando il Leone d’Argento è stato consegnato all’americano Brady Corbet per la regia di The Brutalist, con uno straordinario Adrien Brody e la brava Felicity Jones. Un kolossal di ben 214 minuti, valorizzati dalla pellicola 70 millimetri.

Ne leggerete presto la recensione qui su Binario Loco.

Avevo le lacrime agli occhi quando ho visto Vincent Lindon ricevere la Coppa Volpi come Miglior Attore per la sua interpretazione in Jouer avec le feu.

I suoi tremori, i tic, i baci che ha profuso a tutta la giuria, la sua sincerità mi hanno colpita molto; Lindon, d’altronde, abita nel mio cuore da molti anni, così come la mia predilezione per il cinema francese.

Vincent Lindon a Venezia 81
Vincent Lindon

Grande orgoglio per la regista italiana Maura Delpero che si è aggiudicata il Premio della Giuria ed il Leoncino d’Oro per il suo Vermiglio, girato in Trentino, in Val di Sole e realizzato anche con i fondi pubblici: “Senza i quali non avrei potuto usare il dialetto, che fa paura al botteghino”.

Madre da pochi mesi, ha voluto anche esprimere il proprio sostegno a tutte le mamme che lavorano, auspicando una maggiore attenzione dello Stato nei loro confronti.

Mi è dispiaciuto molto non vedere sul podio Nicole Kidman, premiata con la Coppa Volpi come Miglior Attrice per Babygirl.

Purtroppo, appena giunta in laguna, l’attrice ha saputo che era venuta mancare sua madre; è quindi ripartita subito, lasciando un messaggio di ringraziamenti e dedicandole il premio mentre salutava tutti “con il cuore a pezzi”.

Finita la cerimonia, gli spettatori avevano un sorriso sulle labbra ed una certa malinconia negli occhi.

L’animo arricchito da tante preziose storie di vita, forse non così lontane dalle loro.

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