Potrebbe sembrare un miraggio della calura estiva…ed invece è vero! Il gioiellino di Éric Lartigau, regista del poco riuscito Gli infedeli con Jean Dujardin, è nuovamente nelle sale, le poche sopravvissute alla serrata che, tristemente, ogni anno contraddistingue la capitale.
La famiglia Bélier è una splendida e perfettamente bilanciata commedia francese, in cui gioie e dolori dell’adolescenza si uniscono al tema della disabilità con un equilibrio raro per una produzione mainstream. Siamo anche di fronte ad un pregevole film sull’amore per il canto, con scene in cui vi sarà veramente difficile non commuovervi.
Un azzeccatissimo cast e la bellezza della campagna francese fanno da sfondo alle vicende della giovane, talentosa e bella Paula che fa quotidianamente da interprete tra la sua famiglia non udente ed il resto della comunità. Le tragicomiche vicende politiche del babbo, i primi amori del fratellino…è davvero difficile non sperare che questo film diventi una serie tv con gli stessi attori.
Menzione speciale per la favolosa e (quasi) splendida cinquantenne Karin Viard che potrebbe reggere l’intero film da sola, meritandosi in pieno il prezzo del biglietto.
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Eleganza, fascino ed un eccezionale talento comico, supportati da quindici anni di carriera al cinema ed in teatro la rendono una delle interpreti più valide e versatili di Francia. Tre esempi su tutti: Baciate chi vi pare (2002), il fantastico Delicatessen (1991) scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ma anche, scusate se è poco, un cult come L’odio di Mathieu Kassovitz che ha appena compiuto vent’anni.
Ottimo lavoro. Una visione da non perdere.