Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice, film di apertura del Festival di Locarno 2024, si presenta come una lettura intima e potente della fine di un’epoca.

Il film si concentra sugli ultimi giorni di Maria Antonietta, ormai prigioniera del proprio destino e di Luigi XVI, ridotto ad un’ombra del sovrano che fu. La regia di Jodice si distacca dalla narrazione tradizionale, offrendo una visione più personale e psicologica dei protagonisti. Luigi XVI, rappresentato da Guillaume Canet, appare come una figura svuotata, distante dalla realtà che lo circonda.

La sua reazione all’annuncio della nascita della Repubblica – la richiesta di un bucato pulito – diventa emblematica della sua totale incapacità di affrontare la gravità degli eventi. La sua indifferenza esaspera Maria Antonietta, interpretata da Mélanie Laurent, che vive una crescente frustrazione di fronte a un marito che non sa più come essere re.

La regina, lontana dall’opulenza di Versailles, si trova a fare i conti con la brutalità del popolo e la consapevolezza che la sua fine è ormai imminente. La performance di Canet è affascinante ma è Laurent a rubare la scena, trasmettendo una potenza emotiva straordinaria.

La sua Maria Antonietta è una figura complessa, divisa tra la rabbia per l’umiliazione subita e la disperazione per un destino che non può più evitare. In una delle sequenze più intense del film, Maria Antonietta cerca di scuotere Luigi XVI dalla sua apatia, cercando di fargli aprire gli occhi sulla realtà che li circonda.

È un momento di grande tensione psicologica, che mostra la rottura di una coppia ormai irrecuperabile. Jodice, attraverso la regia e l’uso sapiente della fotografia e della musica, crea un’atmosfera di claustrofobia, ove ogni spazio appare inesorabilmente ridotto ed ogni scelta porta alla catastrofe. 

La regina è prigioniera non solo fisicamente, ma anche nella sua stessa esistenza, che si sta ormai dissolvendo insieme alla monarchia.

Il regista riesce a catturare la sua solitudine e l’intensità di un dramma che è più umano che storico, un destino che, pur essendo segnato dalla Storia, è profondamente tragico nella sua umanità.

In Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta, Jodice non si limita a raccontare un evento storico ma riflette sui temi universali del potere, del sacrificio  che ogni rivoluzione porta con sé.

La violenza che accompagna la fine della monarchia francese è raccontata non solo come un fatto politico ma come un atto che distrugge gli individui e le istituzioni.

Maria Antonietta diventa, suo malgrado, il simbolo di un potere ormai decaduto, una figura sacrificale in un mondo che si sta trasformando radicalmente.

Con il suo sacrificio, la regina trova una forma di redenzione ma anche una tragica umanità che il film riesce a rendere palpabile. La riflessione di Jodice non è soltanto storica poiché riguarda le dinamiche di potere e la brutalità che spesso accompagna i cambiamenti sociali e politici.

Le Déluge è un film che ci invita a guardare oltre la superficie degli eventi, a cogliere la dimensione più profonda della Storia.

Una riflessione lucida e senza compromessi sulla condizione umana, che rimane viva anche nei giorni nostri.

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