Il cinema occidentale si riappropria della Mostra del Cinema di Venezia, dopo anni di successi made in China. A guidare la “riscossa” è Darren Aronofsky, autore del Leone d’Oro The Wrestler, storia della caduta e del riscatto di un atleta di wrestling, interpretato da un eccellente Mickey Rourke. Un film che è un po’ la sintesi di tutta la Mostra: vince ma non convince, o almeno non passerà alla storia, secondo il giudizio dei più. Non a caso Rourke è il vero protagonista dell’opera, che vive della sua interpretazione.
Questa 65esima edizione della Mostra ha dato spazio anche all’Italia, non solo per i 4 film in gara, ma anche per i due premi che la giuria presieduta da Wim Wenders ha assegnato a Pranzo di Ferragosto di Gianni De Gregorio e a Silvio Orlando: il primo film ha vinto il premio come Migliore Opera Prima, mentre all’attore italiano è stata assegnata la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Maschile, per la sua prova in Il papà di Giovanna di Pupi Avati.
Il Leone D’Argento è finito invece a Papier Soldier del russo Aleksei German Jr., mentre il Premio Speciale della Giuria spetta all’etiope Teza di Haile Gerima. Infine, il Leone Speciale per il Complesso dell’Opera è andato a Werner Schroeter.
Da citare inoltre il riconoscimento a Dominique Blanc, premio come Migliore Attrice Femminile, per il film L’autre di Patrick Mario Bernard e Pierre Trividic.
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