La notizia è in fondo storica e importante, ma non giunge come una vera e propria sorpresa, dal momento che da più parti lo si era addirittura auspicato: WALL-E, l’ultimo capolavoro d’animazione firmato Pixar, correrà agli Oscar nella categoria Miglior Film e non in quella per il Miglior Film d’Animazione.

Per esplicita scelta della Pixar si è insomma optato per la corsa alla statuetta più prestigiosa, probabilmente sacrificando un premio sicuro (se avesse corso nella “sua” categoria il robottino non avrebbe avuto rivali), in favore di un riconoscimento che potrebbe benissimo non arrivare: le probabilità anzi non sono poi molte, non per demerito di WALL-E, ma per il valore di tanti concorrenti e perchè comunque sarà dura battere il pregiudizio che un film d’animazione possa essere giudicato al pari di film con attori in carne ed ossa.

Nella storia comunque WALL-E non è il primo film a fare questo passo: già La Bella e la Bestia nel 1992 concorse come Miglior Film e perse contro Il silenzio degli innocenti. Ma allora la categoria Miglior film d’Animazione non esisteva: fu istituita solo nel 2001.

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