E’ prossimo all’uscita nelle nostre sale il film che vede Keanu Reeves tornare alla fantascienza: si intitola Ultimatum alla Terra ed è il remake dell’omonimo film del 1951, diretto da Robert Wise e tratto dal romanzo Addio al padrone.

Questa versione è invece diretta da Scott Derrickson, già regista di The Exorcism of Emily Rose. La storia è ambientata a Washington, dove un alieno di nome Klaatu minaccia gli uomini, dicendo loro che l’unica maniera che hanno per salvarsi da un’invasione aliena è porre fine alle guerre e alla distruzione dell’ambiente.

“Il primo Ultimatum alla terra, quello del 1951, l’ho visto la prima volta da ragazzino, e poi negli anni l’ho rivisto più volte – rivela Reeves a seguito della presentazione italiana del film – ma la nostra versione è diversa da quella classica. Lì, infatti, il mio personaggio all’inizio sembra quasi umano, poi piano piano rivela un aspetto sinistro. Qui, invece, accade esattamente l’opposto: all’inizio è duro, poi finisce per umanizzarsi”.

Continua l’attore: “Questo film dimostra che abbiamo bisogno dell’alieno, dell’Altro per capire noi stessi. Gli esseri umani hanno bisogno di storie che gli rivelino la realtà della condizione umana”. E sulla attuale situazione ambientale – tema su cui il film si concentra in maniera metaforica – aggiunge: “E’ vero che l’emergenza è grave, ma credo che le cose alla fine cambieranno”.

L’uscita in sala avverrà il 12 Dicembre.

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