Autenticità e pulizia stilistica per questo assoluto vincit0re al botteghino persino in un paese come l’Italia, in cui vi sono molte “ità” di cui doversi vergognare, per l’ipocrisia e l’ignoranza che si spandono a macchia d’olio attraverso lo stivale. Qui si va ben oltre il tabù della “sensibilità”, dell’obesità, della povertà…ostentando il coraggio di parlare, addirittura ridendo, di felicità e povertà, rapporti tra bianchi e neri in Francia, i quartieri alti e le banlieue…LA DISABILITA’ GRAVE.

Esatto. La citiamo volutamente per ultima perché è questo il demonio della società occidentale contemporanea. Va tutto bene finché sei ricco, possibilmente giovane (o botoxianamente presunto tale) e cammini con le tue gambe ma se, malauguratamente, un incidente (il parapendio, nel caso del protagonista – il film è tratto da una storia vera) ti paralizza, rendendoti dipendente dagli altri…tu non conti più nulla. Diventi immediatamente un paria, un intoccabile, persona non grata.

E’ questo grumo di terrificanti cliché che Quasi amici (ennesima, triste, parafrasi italiana di un titolo francese ben più incisivo, Intouchables, Intoccabili) azzanna alla gola e, grazie a due protagonisti eccezionali e due registi attenti, il risultato è di altissimo valore.

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Nulla fa più paura della paralisi, in un mondo digitale che si muove alla velocità della luce. Ecco perché Lo scafandro e la farfalla rimane una pellicola potente ma qui si va oltre: mentre nell’intenso, durissimo film di Schnabel la tragedia è soffocante e lascia poco spazio alla speranza…qui si ride alla grande! Della malattia e di tutto il resto! E’ l’ironia, infatti, la chiave comunicativa che permette ai due protagonisti di diventare (bleah) “quasi amici”.

L’ottima regia a quattro mani di Eric Toledano ed Olivier Nakache, una colonna sonora perfetta, un’ottima scelta delle immagini e, last but not least, l’eccelsa prova d’attore di François Cluzet ed Omar Sy, tale da far partire la macchina hollywoodiana per un remake in salsa USA, fanno di questo film uno dei gioielli della stagione.

Una visione da non perdere.

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