Cannes a Roma 2013 si farà!
Anche quest’anno potremo vedere, a Roma ed a Milano, un assaggio della produzione festivaliera del più classico degli eventi dedicati alla settima arte nel mondo occidentale. A dire il vero, l’evento ha seriamente rischiato di non compiere i diciott’anni visto che l’attuale Assessorato alla Cultura ha tolto i fondi a questa come a tante altre manifestazioni culturali. Alcuni piccoli, indomiti esercenti cinematografici si sono quindi rimboccati le maniche e, venuto meno l’apporto dell’ANEC, rappresentativo dei grandi circuiti di sale, hanno cercato la collaborazione di altri operatori del settore, come i sindacati dei giornalisti e dei critici cinematografici.
I tre moschettieri Georgette Ranucci, titolare del Cinema Alcazar, Fabio Fefè del Greenwich e Marco Valsania dell’Eden, con il sostegno del gruppo Circuito Cinema e l’appoggio di alcuni sponsor hanno deciso di non far morire l’iniziativa. Così Georgette Ranucci, titolare dell’Alcazar, sala-simbolo del cinema di qualità nel cuore di Trastevere, ha presentato questa rassegna, che non vuole essere un festival ma una vetrina di alcune delle cose migliori di Cannes, nonché quelle meno accessibili per il pubblico perché più difficilmente troveranno una distribuzione in Italia.
E allora spazio alle migliori pellicole presentate nelle storiche sezioni del Festival di Cannes, come “La quinzaine des realizateurs” da cui provengono Magic Magic di Sebastian Silva (ambientato in terra Mapuche, gli indios cileni) e Les Apaches di Thierry de Peretti, storia di un gruppo di adolescenti della Corsica che scivola, senza accorgersene, verso una tragedia che ne segnerà l’esistenza, rinchiudendoli per sempre nella riserva indiana cui la società li ha destinati.
Da “La semaine de la critique”, invece, sono stati selezionati The Lunchbox (Dabba) di Ritesh Batra, film sul rutilante microcosmo di Bombay, e Salvo del duo Fabio Grassadonìa -Antonio Piazza che è piaciuto moltissimo, tanto da meritare il “Premio Rivelazione”: inizia, infatti, come un qualsiasi mafia movie, ma poi, pur restando saldamente ancorato agli stilemi del genere, gradualmente diventa qualcos’altro, arrivando a suggerire che persino nei contesti più degradati può farsi strada un barlume di umanità.
Naturalmente, Cannes a Roma darà spazio anche alla Selezione Ufficiale, dalla Palma d’oro La vie d’Adèle di Abdellatif Kechiche a The Immigrant di James Gray, con un duetto pirotecnico tra la grandissima Premio Oscar Marion Cotillard ed il navigato Joaquin Phoenix.
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Insomma, come ha sottolineato Georgette Ranucci, si tratta forse del più bel programma rispetto alle precedenti edizioni di questa benemerita manifestazione che, come dicevamo in apertura, ha cercato in ogni modo di resistere ad una crisi aggravata dall’insipienza dell’attuale giunta comunale, incapace di investire nel bene primario di Roma, la cultura. Anche gli sponsor privati hanno latitato, per cui – a parte qualche euro stanziato dagli unici giornali che hanno aderito, ovvero “Il Fatto Quotidiano” e “Nottola Sera” – gli organizzatori (Fabio Fefè e Marco Valsania, oltre alla Ranucci) confidano nel migliore degli sponsor possibili, il pubblico degli appassionati, i “cinephiles” romani disposti a sostenere film di qualità e dal futuro incerto quanto a distribuzione.
La rassegna si terrà a Roma dal 14 al 20 giugno nei cinema Alcazar, Eden, Greenwich e Quattro Fontane; l’ingresso costerà otto euro; la riduzione a cinque euro sarà riservata agli under 30 e agli over 65, nonché ai possessori dell’apposito coupon in uscita con “Il Fatto”. Per evitare le consuete file al botteghino che hanno segnato le precedenti edizioni, sarà possibile acquistare gli ingressi anche sul sito biglietto.it.
Infine, per il dettaglio delle programmazioni rimandiamo a Nottola Sera, dove sarà pubblicato il calendario, non appena disponibile.
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