Amichemai_Maurizio Nichetti è di nuovo in sala!

Presentato in anteprima al 42° Torino Film Festival, Amichemai è prodotto dalla Paco Cinematografica di Isabella Cocuzza e Arturo Paglia e da Loka Film, ed è nelle sale dal 27 febbraio grazie alla distribuzione di Minerva Pictures.

Il ritorno di Maurizio Nichetti dietro la macchina da presa avviene a distanza di oltre vent’anni da Honolulu baby, sua ultima prova registica. Ma il tempo non sembra essere passato per il vulcanico cineasta milanese, che in questa commedia molto godibile mette il suo consueto mix di humor irresistibile e realismo magico.

Al centro della vicenda c’è l’incontro-scontro tra due donne dalla forte personalità: da un lato Anna (Angela Finocchiaro), di professione medico veterinario e, di volta in volta, moglie innamorata, figlia affettuosa, madre ansiosa e nonna paziente; dall’altro Ayse (Serra Ylmaz), badante di origini turche misteriosa e un po’ perfida che si occupa del padre di Anna, anziano e malato.

L’altro uomo della storia è Angelo (Luca Lombardi), che per quasi tutto il film vediamo solo nelle fantasie di Anna, con un perenne sorriso stampato sul volto e sempre in abito matrimoniale.

Lei lo vede cristallizzato nell’attimo dell’innamoramento iniziale, ma non vuole vedere la realtà attuale; lui si è trasferito in un remoto angolo della Bulgaria per un non meglio precisato incarico lavorativo.

Da questo classico schema parte una serie di avventure che assume la forma del road movie: Anna, suo malgrado, deve accompagnare Ayse in un tortuoso viaggio verso Istanbul passando per i Balcani e per il buen retiro del fedifrago coniuge, dove Anna avrà un’illuminazione che farà finalmente chiarezza sulla natura del loro rapporto…

La coproduzione italo-slovena e il ruolo della Friuli Venezia Giulia Film Commission consentono di vedere paesaggi ed itinerari insoliti che, dalla bella città asburgica di Trieste, si snodano lungo i territori dell’Ex Jugoslavia.

Ma soprattutto è degno di nota il talento pirotecnico di Maurizio Nichetti che si conferma il ragazzaccio di sempre; il prologo si svolge tutto all’interno dell’inquadratura verticale dello smartphone di due giovani content creator – le attrici Gelsomina Pascucci e Pia Paoletti – che tengono il diario in presa diretta del film.

Poi, nel bel mezzo dello sviluppo narrativo, fermi tutti: si vedono Nichetti e la troupe (che fingono di) discutere su come proseguire le riprese. C’è anche un drone per le riprese dall’alto; peccato che il nostro imprevedibile regista lo faccia a pezzi in diretta, mettendo in luce il suo rapporto controverso con le tecnologie: per un cineasta della sua generazione, tornato a girare a 75 anni, dopo due decenni di assenza dal set, è normale essere diffidente al riguardo, ma il suo cinema ha sempre avuto una tale carica innovativa da permettergli di giocare con intelligenza ed ironia anche su questo piano.

In conferenza stampa, infatti, il talentuoso regista si è così raccontato: “Ho sempre lavorato con i monitor perché in pubblicità, negli anni ’70, questa tecnica si usava per far vedere ciò che giravamo anche a chi era intorno al regista.

Cosa succede oggi?

Che non c’è il monitor vicino alla macchina da presa, anzi non c’è più la macchina da presa, c’è una macchina digitale. E la macchina digitale non deve essere più collegata a un monitor perché va in rete con tutti i device che ha in mano chiunque della troupe. Per cui chiunque, anche il ragazzo che porta il caffè, ha un telefonino su cui vede quello che il regista sta girando!”.

Amichemai è un graditissimo ritorno di un meraviglioso uomo di cinema, supportato da un cast portentoso.

Una visione imperdibile.