Ho fatto parte della camorra, fino in fondo.

Non esistono parole per descrivere ciò che prova una donna che ha vissuto all’interno della camorra. L’unico modo per gettare luce su un’ombra così pesante come questa…è lasciar parlare le dirette interessate, le protagoniste delle vicende narrate, coloro che non si sono limitate a vivere all’interno della più pericolosa organizzazione mafiosa d’Italia ma ne sono divenute addirittura, figure di spicco, pericolose leader con le quali non era il caso di scherzare. Questo era il passato. Oggi, tre donne si sono coraggiosamente, grintosamente, liberate dalla mortale tela del ragno e ci raccontano la loro storia in #Camorriste, dal 24 maggio su Crime+Investigation, canale 118 del bouquet di Sky e sempre a vostra disposizione, su Sky On Demand.

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Nel 2008, Edoardo Winspeare ci aveva colpito quando, al Festival Internazionale del Film di Roma di quell’anno, ci presentò il primo film italiano su un boss donna, a capo della sacra corona unita. Il film si intitolava Galantuomini e nei ruvidi panni del capomafia c’era la talentosa e splendida Donatella Finocchiaro.

Sono trascorsi otto anni da allora e, sulla scia di Gomorra, giunta felicemente alla seconda stagione, Camorriste ci narra le vicende di tre donne, figure di spicco della camorra, che ci raccontano in esclusiva le proprie vicende passate, coadiuvate da ricostruzioni con attori, immagini d’archivio ed una serie di interviste a magistrati, forze dell’ordine e giornalisti che si sono occupati dei casi che le hanno viste coinvolte, senza tralasciare il fondamentale, vitale ruolo dello Stato che non si è risparmiato nella lotta alla criminalità organizzata sul territorio.

Camorriste è una miniserie in tre episodi, uno per ognuna delle donne che sono giunte ai vertici dell’organizzazione, ricoprendo quindi il ruolo più difficile e pericoloso, quello del boss…sino a giungere al proprio personale epilogo, la svolta che le ha portate a rientrare nella società civile.
I loro nomi sono: Antonella Madonna, Cristina Pinto ed Anna Carrino.

P.S: saremmo felici di conoscere la vostra opinione in merito. Sentitevi, quindi, liberi di commentare questo post.

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